Diga di Monte Cotugno: la diga in terra battuta

Nei pressi di Senise si trova la diga di Monte Cotugno, la più grande in terra battuta di tutto il vecchio continente. Il suo scopo è quello di invasare le acque del Sinni per usi agricoli, industriali, potabili e civili.

Il lago che ne nasce ha una regolazione pluriennale. Ad assicurarne la massima frequenza di riempimento del serbatoio il convoglio di due bacini idrici: il torrente Sarmento e il fiume Agri, intercettate tramite apposite sezioni di sbarramento e condotte sfruttando gallerie di valico.

La diga si distingue sia per le numerose gare di canottaggio sia per le numerose specie faunistiche tipiche di ambienti lacustri, accogliendo:

  • uccelli stanziali come merli e civette, piccioni selvatici e colombi, calandrella e usignolo, corvi e cornacchie.
  • In alcuni periodi dell’anno è anche meta per tante specie migratorie tipo il germano reale, l’airone cenerino e l’airone maggiore, i rondoni e gabbiani comuni etc.

Un po’ di… numeri

Il muro della diga è lungo 1850 m, alto 60 e largo alla base 260 m. Il diametro del tubo misura 3 metri e la sua portata massima (in estate) è di 15-13 metri cubi, mentre in inverno la minima è di 4-5 metri cubi.

La diga entrò in funzione nel 1983 e sbarra il corso del fiume laddove questo si restringe.

Il Sinni, anticamente chiamato “Siris” dai greci, nasce nella serra della Giumenta a 1850 metri di quota, propaggine del Sirino scorrendo per 94 km.

Accoglie acque sia da destra (torrenti Frido, Rubbio e Sarmento) che da sinistra (torrenti Cogliandrino e Serrapotamo) e ha un aspetto tipico della fiumara dal letto largo e ciottoloso. In gran parte dell’anno spesso asciutto, ma impetuoso durante le piene invernali.

Il Pollino e il monte La Spina lo delimitano a sud;  a nord invece  Sirino,  monte Alpi, Tempa Coda di Volpe e Tempa Acqua Seccagna.

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