Nonostante la lunghezza del Lao sia esigua, è molto importante per il versante tirrenico della Calabria grazie al suo corso perenne.
Anticamente questo fiume segnava anche un confine naturale: quello tra Lucani e Bruzi. Nasce proprio in Basilicata, nel Pollino, prendendo un tempo il nome Mercure, che deriva dalla colonia greca di Laos, una polis della Magna Grecia.
Il suo corso, che si attesta sui 50 km, principia su Serra del Prete: un’altura del massiccio del parco sita a oltre 2000 metri e facente parte di Viggianello, provincia potentina.
Cambia il suo nome in Lao in Calabria, ove riceve il Battendiero e lo Jannello. Proprio qui, grazie alle abbondanti e perenni risorse idriche, entra in una gola scorrendo estremamente incassato per vari chilometri.
Papasidero (Cosenza) lo attraversa per 15 km e poi riceve l’Argentino, nei pressi di Orsomaro. Dopodiché allargandosi nel proprio alveo, si dirama come delta e raggiunge il Mar Tirreno, esattamente a Scalea.
Il torrente ha un bacino estremamente permeabile, il che lo contraddistingue anche per la copiosità delle sue portate. Questo, insieme con la limpidezza delle sue acque e la lunghezza del tratto che percorre la gola, lo rende meta ambita tra coloro che praticano rafting e canoa.
Dal fiume prende il nome l’omonima valle, in zona Papasidero.