Rivello: un insieme di culture latina, longobarda e bizantina

Rivello è un borgo medievale di grande fascino, in una posizione molto panoramica che domina una vallata situata nella regione della Basilicata, nel sud Italia.

Dal punto di vista artistico, Rivello è un misto di cultura latina, longobarda e bizantina, frutto dell’occupazione contemporanea della città sia dei Longobardi che dei Bizantini. Quindi vi si possono ammirare le chiese “greche” di San Nicola, Santa Barbara e San Michele “dei Greci”, che risentono dell’influenza bizantina e, dall’altro, la chiesa latina di Santa Maria Maggiore.

Rivello ha un centro storico caratterizzato da scalinate, piazze e vicoli. Pur essendo solo un piccolo paese di montagna, Rivello è ricca di opere d’arte, che sono in gran parte conservate nelle chiese e negli altri monumenti religiosi di Rivello, che meritano una visita. Si consiglia un percorso che parte dal centro: percorrendo Via Vigliarola si incontra la Chiesa di Santa Maria del Popolo, tempietto campestre che si presenta con il controsoffitto ligneo del XVIII secolo.

Architettura religiosa

Cappella di Santa Barbara.

In Corso Vittorio Emanuele lungo Via Roma si trova la Cappella di Santa Barbara, con abside semicircolare, decorata con archi e affreschi risalenti alla fine del XVI secolo, opera di Antonio Aiello.

A destra dell’abside, in una nicchia, si trova un affresco (1566) raffigurante l’Annunciazione, Madonna con Bambino e S. Eligio, di Giovanni Todisco (XVI secolo), mentre gli affreschi di S. Gregorio Magno e S. Anthony può essere attribuito ai suoi seguaci.

Chiesa di Sant’Anna

La Chiesa di Sant’Anna, in corso Vittorio Emanuele, è una cappella del XVIII secolo con decorazioni attribuite a Nicola Maria Rossi (1690-1758), che decorò di grande effetto le pareti con architetture dipinte che riproducevano balconi, terrazze, fontane e arazzi.

Interessanti anche il soffitto a contro cassettoni e il palcoscenico, che fungeva da collegamento tra la chiesa e il vicino palazzo, residenza della famiglia Alfano.

Successivamente, da piazza Umberto I, si percorre via San Nicola per raggiungere la chiesa di San Michele, oggi sede del teatro comunale.

Chiesa Madre

La Chiesa Madre, dedicata a San Nicola, ha una libera forma a croce greca e si trova nella parte alta della città, in cima a una ripida scalinata. La chiesa ha una facciata decorata in tipico stile barocco napoletano e terminata con tre portali risalenti al 1744.

L’interno è ricco di altari risalenti al XVIII secolo con preziose decorazioni in stucco. La chiesa conserva anche dipinti di grande rilievo, come la “Pentecoste”, di Francesco Oliva e l'”Adorazione dei pastori” di Salvatore Ferrari.

Altri affreschi furono attribuiti prima a Giovanni De Gregorio (detto “Pietafesa”) e poi a Giovanni Todisco. Il portale, affiancato da due leoni in pietra, presenta un tipico stile catalano e presenta una porta lignea del XVI secolo.

L’interno della chiesa ha subito varie trasformazioni, tra cui l’aggiunta di sovrastrutture in stucco barocco, e l’abside ospita un coro scolpito del XVII secolo, con figure allegoriche.

Questa chiesa contiene anche alcuni dipinti ad olio come la “Deposizione”, attribuita a FA Romano, del XVI secolo, l’“Incoronazione della Vergine Maria” del XVII secolo, e l’“Immacolata di San Francesco d’Assisi” di Salvatore Ferrari , pittore originario di Rivello.

Sulla destra vi è un pulpito ligneo scolpito e nella sagrestia si trovano dipinti raffiguranti “La Madonna del Rosario con Bambino”, attribuiti a Domenico Antonio Vaccaro, e l’Annunciazione di Filippo Vitale.

Chiesa dell’Annunciazione

Di grande pregio artistico anche a Rivello è la Chiesa dell’Annunciazione.

All’interno nell’abside vi è un bellissimo affresco del 1517, un gruppo scultoreo in pietra rappresentante l’Annunciazione del XVI secolo, e il “Cristo in Gloria” di Antonio Aiello, datato 1517 (ma recentemente attribuito ad Antonello Palumbo, XV secolo e fratello di Giovanni, attivo a Maratea.

Nell’abside superiore, sorretto da due angeli, spicca un autorevole Cristo dai lunghi capelli avvolti in pesanti panneggi.

Monastero di Sant’Antonio

Di particolare interesse storico a Rivello è il Monastero di Sant’Antonio, edificato nel 1515 intorno ad un chiostro quadrato e con archi a tutto sesto poggianti su colonne. Al centro un monumentale pozzo e portico in pietra e nel chiostro affreschi di Giovanni Todisco e Giovanni De Gregorio (detto “Pietrafesa”, 1580-1656).

Giovanni Todisco creò anche la “Storia della vita di Cristo e della sua Passione”. e ci sono anche alcune opere del figlio Girolamo, come la “Deposizione”, “Il Cristo morto”, la “Resurrezione” e la “Trasfigurazione” del primo Seicento.

La chiesa ha un bel portico del 1514, mentre l’interno è in stile barocco, con stucchi e dipinti come “L’Immacolata e San Francesco di Paola”, di Salvatore Ferrari (1720-1759), e l’Annunciazione, di Filippo Vitale (1589-1650), la Sacra Famiglia, la Madonna del Rosario, di Domenico Antonio Vaccaro (1678-1745) e la Nascita della Vergine di Domenico Mondo (1723-1806).

All’interno del monastero è allestito un museo che raccoglie materiale archeologico della Serra la Città relativo ai rapporti commerciali tra i Greci e le popolazioni indigene che abitavano la valle tra i fiumi Noce e Lao.

Artigianato e tradizioni di Rivello

L’aspetto storico artistico del nostro giro di Rivello non sarebbe completo se non facessimo un breve cenno all’artigianato locale. Ad esempio, Rivello è stata famosa per secoli per le sue botteghe di oreficeria, risalenti già al’XI secolo.

Inoltre, l’artigianato che si sviluppò lungo il fiume Noce conobbe momenti di grande crescita economica per via delle ferriere che utilizzavano le acque del fiume per fornire semilavorati alle botteghe. Questo ha reso Rivello famosa per le sue produzioni artigianali come la lavorazione del rame, dell’oro e per le antiche tradizioni dell’artigianato tessile.

Per gli amanti dei prodotti tipici ricordiamo che Rivello è rinomata anche per il suo pane, che viene prodotto con farine locali e spesso macinato nel Parco Nazionale del Pollino. Le farine vengono mescolate con acqua per produrre pagnotte circolari.

La natura

Gli amanti della natura, infine, scopriranno che Rivello si trova in un paesaggio caratterizzato da alte montagne con cime innevate, profonde gole e antichi boschi, dove sorgenti sulfuree sgorgano acqua fredda utilizzata localmente come bevanda e per fare il bagno.

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